Alla consegna del prodotto, avvenuta il 15/01/2024, ho deciso di avvalermi del diritto di recesso ai sensi dell’art. 52 e segg. del D.Lsg. 206/05. e invio ad Arredatutto una comunicazione tramite email il 15/01/2024.
Cominciano i problemi:
Arredatutto accetta la richiesta di reso comunicandomi che avrei dovuto provvedere autonomamente alla restituzione della merce. Richiedo espressamente l'intervento della ditta di facchinaggio Rhenus specializzata nel trasporto di oggetti voluminosi, accollandomi io il costo del reso quantificato successivamente in 31,7€/euro. Provveduto a restituire il pacco e ricevo conferma dell’arrivo del prodotto presso il magazzino da loro indicato a seguito di mio sollecito via email, il 15/02/2024.
Non ricevo più comunicazioni da parte loro e a seguito di un ulteriore sollecito via mail mi viene comunicato che "Sfortunatamente il cartone originale è arrivato danneggiato. Il prodotto è risultato integro al controllo qualità. L'articolo dovrà essere rivenduto come "ricondizionato" in un imballo sostitutivo; come specificato al punto 8.5 delle Condizioni di Vendita, questo comporta una riduzione del valore pari al 30%." Perciò secondo i loro calcoli arbitrari io dovrei rimetterci oltre 300 euro per un prodotto integro ma un cartone danneggiato. Allorchè io, in buona fede e credendo ancora ingenuamente di riceverla da parte loro, richiedo un contatto telefonico durante il quale vengo letteralmente preso in giro con delle foto che dovrebbero dimostrare un presunto danneggiamento del cartone (sottolineo, un cartone da imballo di quelli marroni) che in realtà è in perfetto stato. Si trattava evidentemente di un pretesto arbitrario per decurtarmi una cifra consistente dall'importo pagato. Decido di chiedere supporto e assistenza ai legali di Altroconsumo con conseguente messa in mora e lettera di sollecito a provvedere quanto prima al rimborso per intero della merce. Rispondono chiedendo un contatto telefonico e forniscono un numero di cellulare all'Avvocato il quale prova ripetutamente a telefonargli senza ottenere risposta. Morale della favola: ad oggi 3/04/2024 ho restituito correttaente il prodotto pagato e non ho ottenuto alcun rimborso. Dovrò proseguire per via legale di fronte ad un giudice per vedere tutelato il mio diritto di rendere la merce sancito da una legge che si chiama Codice del Consumo e che la Società Arredatutto decide arbitrariamente di non applicare. Forse riuscirò a ottenere quanto mi spetta o forse no, ma quante persone invece rinunceranno trovandosi ad affrontare un simile muro? Pensate bene da chi comprate, a volte si è attratti da prezzi competitivi ma poi si rischia di incappare in grossi guai rimettendoci i propri soldi.
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